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Inizia la giostra di Rucker Studio, lo show in diretta su tutti i canali social di Rucker Park e visibile quando vorrai tu sul sito, YouTube, Facebook e Instagram.
Rucker Studio è un progetto ideato e creato da Rucker Park, in particolar modo da Francesco Maggioni, che ha l’ambizione di creare approfondimenti interessanti per giocatori, allenatori, dirigenti ma anche genitori e semplici appassionati di pallacanestro.
L’episodio 1 è una bella chiacchierata con Alberto Sabbioni, fisioterapista con 30 stagioni da giocatore (dai 12 ai 42 anni) e che adesso si occupa di attività fisica, sport, benessere e allenamento da oltre 25 anni.
“Parto da lontano, quando ho iniziato io a giocare c’erano le scarpe della Lotto che erano degli “scarponi” ben bombati sul malleolo. Qualche anno dopo sono venute fuori le prime Jordan e le Reebok che mantenevano sempre una struttura di scarpa molto robusta, perché si credeva che dovesse dare manforte alla caviglia. Nel corso degli anni come sono cambiati i giocatori sia dal punto di vista del gioco che dal punto di vista fisico, così anche le scarpe hanno avuto una grande evoluzione”
Dopo questo primo cappello introduttivo entriamo meglio nel fulcro del discorso e Sabbioni continua dicendo “Come riportato dal National Athletic Association, gli infortuni più comuni riguardano le ginocchia e i piedi che comprendono anche l’articolazione della caviglia. Gli altri infortuni sono determinati principalmente da scontro fisico e riguardano tutte le parti del corpo (naso, viso, mani ecc).
La preoccupazione maggiore per un giocatore sono le caviglie perché è l’infortunio più comune, anche se fortunatamente nella maggior parte dei casi si trattano di infortuni non gravi come lo sarebbe per un ginocchio. Il giocatore di pallacanestro è importante che abbia caviglie forti ma soprattutto funzionali.
“Cosa si intende avere caviglie funzionali?”
“Avete presente quando vedi alla tv uno sciatore che fa una brutta caduta e pensi “questo si è distrutto tutto” e invece non si è fatto niente? Ecco questo avviene perché se un atleta ha delle “articolazioni funzionali”, ovvero preparate allo sport che stanno svolgendo, l’atleta ha sempre quel tempismo di potersi mettere nella posizione corretta per evitare di infortunarsi seriamente.
Nella pallacanestro si lavora molto di reattività quindi le nostre caviglie sono sollecitate nei salti, negli spostamenti laterali ma anche nelle torsioni. “
“Basta solo avere caviglie allenate per evitare gli infortuni?”
“No. Se io ho le caviglie allenate, ma fisicamente e muscolarmente sono molto rigido quando corro, salto o scivolo le mie caviglie saranno più soggette ad avere più stress e faranno più fatica. Viceversa se sono più elastico, mobile e sciolto nei movimenti l’articolazione farà metà del lavoro e quindi logicamente soffre meno. Inoltre l’infortunio è causato sostanzialmente da due motivi: uno è la stanchezza e quindi succede verso il fine della partita quando il mio sistema ricettoriale e i muscoli sono stanchi, l’altro è fortuito ed è successo a tutti, quando cadi sul piede del tuo avversario. In quel caso la caviglia si gira e non c’è allenamento o scarpa che ti possa salvare.
Ma attenzione… la caviglia è solo l’anello finale di una catena che il giocatore di basket deve allenare attentamente: nel gioco utilizzo le anche, le gambe, i polpacci e solo il corretto allenamento di tutte queste parti porta alla riduzione del rischio di infortunio alla caviglia”.
Nelle slide che vediamo Sabbioni ci ha fatto vedere quali sono gli allenamenti da svolgere quasi quotidianamente per avere delle caviglie funzionali e allenate.
Prevenzione e stile di gioco:
Parliamo per esempio di Steph Curry che in carriera ha avuto spesso problematiche alle caviglie. Ha dovuto lavorare molto su questo aspetto. In NBA si gioca sempre e non hanno possibilità di fare un recupero ottimale, ma essendo comunque lui un giocatore esile che lavora molto in rapidità con stepback e movimenti laterali elastici e reattivi, le sue caviglie sono continuamente sollecitate e sotto stress.
Gallinari che è un giocatore fisicamente più importante con stile di gioco diverso, nel corso della carriera ha dovuto cambiare il suo stile di gioco. Un altro esempio sui generis potrebbe essere Derrick Rose.
Riportiamoci a noi: ognuno deve capire che stile di gioco ha: se il mio stile di gioco è rapido, prorompente e intenso più la mia prevenzione deve essere importante.
“Alla fine, le scarpe alte, basse.. contano davvero?”
“La scarpa non mi protegge la caviglia. La caviglia deve essere libera di muoversi e non deve essere chiusa. I nuovi sistemi di “fasciatura” della caviglia che hanno molte scarpe di adesso fanno in modo di attivare i nostri recettori e quindi la nostra caviglia è un po’ più “sveglia” e in caso di distorsione può risparmiarmi un 5% angolatura, ma se il mio peso gira il piede la scarpa non può salvarmi.
Avere quindi una scarpa alta che mi copre la caviglia funziona solo a livello recettoriale, ma se ho una caviglia poco funzionale il rischio di infortunio è il medesimo. Quindi cosa è meglio o peggio?
Per il mio parere personale la caviglia meglio si muove meglio è quindi ho sempre visto positivamente la scarpa bassa. Secondo me però quello che conta di più sono le caratteristiche della scarpa (la suola, la tomaia, l’intersuola, l’appoggio ecc).
Il consiglio è quello comunque di avere una consulenza (da Rucker Park ndr) e quindi in base alle nostre caratteristiche e in base a quelle della scarpa bisogna cercare di coniugarle al meglio.
Che giocatore sono? Dove gioco? Al Parquet del Forum di Assago o nel classico campaccio di periferia? Le uso per interno o esterno?
Se sono un giocatore pesante che gioco sul cemento, logicamente avrò bisogno di una scarpa robusta, se invece sono un fuscello e gioco sul parquet avrò bisogno invece di una scarpa più bassa e dinamica.
Le caratteristiche di una scarpa vanno adattate al giocatore e allo stile di gioco di ognuno di noi.
Un’altra cosa importantissima è che le scarpe da basket vanno usate per giocare a basket e soprattutto non vanno lavate in lavatrice! Perché possono cambiare la forma e possono portare a fasciti e altre cose antipatiche.
Guarda le slide della prima puntata di Rucker Studio
Guarda gli esercizi propedeutici per le caviglie
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